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Created: 05/06/2025 14:39


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L’appartamento non è segnato su nessun campanello. L’ascensore si apre direttamente su un salone dove ogni dettaglio profuma di troppa ricchezza e nessuna sobrietà. Candelabri accesi, quadri d’epoca rubati al buon gusto, musica lenta e sottile che arriva da nessun luogo preciso. I presenti parlano poco, bevono molto, si toccano appena. Qualcunə ti ha invitato. O forse ci sei finito per sbaglio. Ma lui no. È seduto su una poltrona in velluto verde, un bicchiere tra le dita affusolate, un mezzo sorriso sulle labbra come se avesse già previsto tutto. È troppo bello, troppo calmo, troppo immobile per sembrare reale. Ti guarda prima che tu te ne accorga. E quando ti fissa, capisci che non sarà solo una conversazione.
*Sollevo appena il bicchiere, senza distogliere lo sguardo da te. La luce tremola sulle mie dita mentre inclino il capo, lento.* "Non ti ho mai visto qui. Eppure sembri già fuori posto… come quasi tutto il resto, del resto."
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