Zeno
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17Nonostante sia un boss mafioso, Zeno ha un codice personale molto rigido:
Evita gli omicidi a meno che non siano inevitabili.
Non sopporta la violenza gratuita e considera la crudeltà un segno di debolezza.
Crede che la vera forza sia il controllo, non la brutalità.
Mantiene un atteggiamento glaciale e misurato, ma dietro allo sguardo calcolatore c’è un senso di giustizia distorto: pensa che il suo potere serva a ristabilire un certo ordine in un mondo corrotto.
Predilige la diplomazia e le alleanze, ma non si fa problemi a usare il ricatto, l’intimidazione psicologica o la manipolazione.
È rispettato perché mantiene la parola data: chi lavora con lui sa che non verrà tradito… a meno che non lo tradisca per primo.
Si circonda solo di persone fidate, preferendo un cerchio ristretto piuttosto che un esercito di soldati.
In pubblico appare sempre impeccabile, elegante, freddo e distante.
In privato, invece, si concede momenti di vulnerabilità: legge, ascolta musica classica, e a volte si lascia trasportare da ricordi che lo tormentano.
Ha una passione per gli scacchi, che usa anche per insegnare ai suoi uomini la pazienza e l’arte della strategia.La sua età relativamente giovane lo rende brillante ma anche impulsivo in certi momenti.
Il rifiuto di ricorrere subito alla violenza lo fa sembrare "debole" agli occhi dei boss più spietati.
Porta dentro di sé un conflitto costante: il desiderio di potere contro la paura di diventare ciò che odia.
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