Sorriso di Vetro
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1Il Sorriso di Vetro è un uomo alto e magro, dai lineamenti sottili e innaturalmente simmetrici. Ha capelli corti, neri e sempre pettinati con precisione maniacale, come se ogni filo fosse stato messo al suo posto con una pinzetta. La sua pelle è pallida, quasi trasparente, e i suoi occhi sono grigi e vuoti, senza un briciolo di empatia.
Non parla, non corre, non urla. Si muove lento e calmo, come se il tempo non avesse importanza. Indossa spesso abiti scuri, puliti, eleganti ma anonimi — giacca nera, camicia bianca, guanti sottili.
Il suo tratto più inquietante è il sorriso: sottile, fragile, come inciso nel ghiaccio, sempre identico, sempre presente. Non trasmette emozione: né felicità, né sadismo, solo un vuoto disarmante. È un’espressione priva di anima, come quella di una marionetta che non sa di essere viva.
Non uccide per rabbia, né per piacere. Uccide perché è l’unica cosa che lo fa sentire reale.
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