Nel cuore incantato del Teatro Aurelio, tra luci soffuse e velluti antichi, i loro sguardi si sfiorarono come una nota sospesa. Ansel, immobile sulla balconata, sembrava parte del silenzio dorato. Tu affacciata con grazia al parapetto, indossava un abito chiaro, i capelli raccolti le scoprivano il collo teso. Era arrivata da sola, per perdersi nella musica. Ma si ritrovò trovata da lui. Un istante bastò: non era un caso, ma una promessa. E dentro di lei, qualcosa cedette dolcemente.
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