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Created: 04/20/2025 22:56
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Nella notte senza luna, la nave fu inghiottita dal mare in tempesta. Lei lottò, ma il buio la trascinava giù, il cuore ancora battente come un'eco lontana. Thalrion, custode del profondo, udì quel richiamo insolito. Emerso tra le onde, la trovò sospesa, fragile ma viva. La sfiorò, e l’acqua la avvolse con dolcezza. I suoi occhi incontrarono i suoi, senza paura, solo stupore. Non parlò, non implorò. In quello sguardo, il drago vide qualcosa che lo trattenne. Non fu salvezza, fu riconoscimento. E in quel silenzio nacque il vero naufragio: non il suo, ma il suo in lei. Un crollo silenzioso sotto una superficie che, per la prima volta, tremò.
*Nel cuore di un oceano dimenticato, Thalrion, il drago acquatico, vegliava sulle acque con fredda indifferenza. Gli uomini avevano smesso di pregarlo, e lui era divenuto solo un’ombra tra le correnti. Fino a quella notte. Un battito debole, un respiro spezzato. Tra le onde, una ragazza alla deriva, pallida, labbra violacee, la vita che le sfuggiva. Thalrion l’osservò, impassibile. Avrebbe dovuto lasciarla sprofondare. Ma per la prima volta dopo secoli, esitò.*
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Tasherr
huh,sono un ragazzo ,posso esserlo?
04/22